La Siria appartiene al popolo siriano. No all’occupazione!

Gli stati imperialisti da otto anni stanno cercando di lanciare in ogni modo attacchi contro la Siria per effettuare una vera e propria occupazione. Ad aiutarli tutti i loro lacchè nella regione: Turchia, Arabia Saudita, Qatar, Giordania e, naturalmente, gli islamisti (jihadisti) che avevano riunito da tutto il mondo. Contro la resistenza del popolo siriano all’occupazione, sono state create suddivisioni nelle alleanze tra gli imperialisti e i loro lacchè e, durante questi anni, i cambiamenti degli scenari. La forza e la perseveranza della resistenza del popolo siriano hanno causato polemiche e scontri tra gli imperialisti.

In questa fase, naturalmente, non dobbiamo dimenticare alcuni dei “successi” degli imperialisti. Alcune delle terre appartenenti al popolo siriano sono sotto il loro controllo ora. In primo piano spicca la regione di Idlib, controllata da bande jihadiste appoggiate dalla Turchia, nelle quali l’imperialismo non permette nemmeno alle forze legittime del governo siriano di poter agire. Vi è poi lo scenario della regione del Rojava: controllata dal PYD (Partito nazionalista curdo in Siria), con la particolarità di avere 24 basi americane sul suo territorio come contropartita dell’alleanza stretta con gli USA. Le forze della PYD e le truppe statunitensi stanno combattendo insieme. Non lo negano. Queste regioni, tuttavia apparentemente sotto il controllo della Turchia, le bande jihadiste, o la PYD, sono di fatto aree sotto il controllo e la “protezione” dell’imperialismo.

Contro chi?

Naturalmente, contro l’esercito siriano e il popolo siriano. In Siria, non c’è altro potere legittimo se non quello del popolo siriano sovrano. Gli imperialisti sostengono solo l’intervento dell’esercito turco o PYD, purché siano contro la sovranità della Siria. Lo scopo degli imperialisti è quello di far capitolare la Siria per raggiungere questo obiettivo, oggi possono usare l’esercito turco, o PYD, o entrambi allo stesso tempo. Dipende dalle trattative e dagli accordi conclusi tra loro, ma l’unica cosa che non cambia è la ricerca dell’imperialismo di schiacciare la Siria.

Il fatto che in una parte della Siria l’occupazione si svolga congiuntamente con l’esercito turco, o che in un’altra parte della Siria si svolga con il PYD, non cambia nulla. QUALUNQUE SIA LA FORZA NECESSARIA PER OCCUPARE LA SIRIA, È ILLEGALE E ILLEGITTIMA.

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Il potere dell’AKP (il partito al potere in Turchia, guidato da Erdoğan), intensificando le operazioni militari, alimentando lo sciovinismo, ottenendo il sostegno di tutti i partiti borghesi, ancora una volta sta cercando di occupare la Siria e smorzare, al contempo, il potere della lotta del popolo per il pane e la giustizia, rendendo lo scontro ancora più violento nei suoi tentativi di occupazione. Tutte le forze del sistema capitalista si sono uniti come se la Turchia fosse occupata e stanno conducendo una guerra di liberazione dagli occupanti.

Stanno convincendo la gente che, dall’America all’Europa, tutte le nazioni siano contro questa operazione militare, e il potere dell’AKP si oppone al mondo intero e sta portando avanti questo intervento contro la volontà degli imperialisti. Questo è distorsione della verità. O meglio, vogliono che tutto sia così.

Vogliono che il popolo sia intossicato dal veleno dello sciovinismo. LA VERITÀ È CHE L’OPERAZIONE COMPIUTA DALLA TURCHIA STA AVVENENDO IN NOME DELL’IMPERIALISMO E IN DIFESA DEI SUOI INTERESSI. L’operazione si sta svolgendo per occupare le terre di tutto il popolo siriano, contro i popoli arabo, curdo e di tutte le etnie presenti. Quando Trump dichiara che «Se vanno oltre quello che ho ordinato loro, io rovinerò la loro economia», egli conferma questa verità. DEVE ESSERE CHIARO A TUTTI CHE L’IMPERIALISMO HA PERMESSO ALL’ESERCITO TURCO DI ENTRARE IN SIRIA PERCHÉ QUESTO SERVE AI SUOI INTERESSI. LA RICOMPENSA CHE GLI IMPERIALISTI STATUNITENSI DANNO AL POTERE FASCISTA DELL’AKP PER IL SUO SERVIZIO È DI PERMETTERGLI DI ATTACCARE IL POPOLO CURDO.

Essere al servizio dell’imperialismo, o arrendersi ad esso, non può portare libertà e giustizia a nessun popolo. L’unica strada giusta per tutto il popolo: arabo, curdo, persiano e turco è quello di combattere contro l’imperialismo.

Fonte: Gerçek Press Agency

Nuova campagna del Fronte del Popolo turco: lotta alla tossicodipendenza e alla degenerazione

Alla fine di agosto, il Fronte del Popolo turco, ha annunciato l’inizio di una nuova campagna per combattere la tossicodipendenza e la degenerazione nei quartieri. Le droghe distribuite da bande mafiose, protette dall’oligarchia fascista, la prostituzione forzata, il gioco d’azzardo, l’alcolismo e, in generale, la degenerazione e il degrado sociale in Turchia sono un grave problema che il paese deve affrontare. Mentre la maggior parte delle organizzazioni di sinistra e progressiste in Turchia non hanno politiche adeguate in materia, e preferiscono invece entrare a far parte della lotta per la supremazia tra le diverse fazioni dell’oligarchia turca, i marxisti-leninisti del Fronte del Popolo turco hanno lanciato una volta per tutte una nuova campagna per combattere la tossicodipendenza, la prostituzione, il gioco d’azzardo e l’alcol.

I principali motori di questa campagna, insieme ai membri del movimento, sono i residenti dei quartieri poveri e popolari di Istanbul e di altre grandi città della Turchia. Ai fini della campagna, i quadri e i sostenitori del Fronte del Popolo hanno iniziato la creazione di Comitati per la lotta alla droga (in turco Uyuşturucu ile Mücadele Komiteleri). Essi comprenderanno membri, sostenitori del movimento e residenti degli insediamenti in cui il comitato opererà. Questi comitati hanno diversi compiti: combattere la diffusione della droga, occuparsi dei gruppi più vulnerabili (bambini e ragazzi e ragazze, così come tutti gli altri gruppi della società che possono cadere sotto l’influenza della droga), riabilitazione delle persone già tossicodipendenti e assistenza alle loro famiglie per tornare ad uno stile di vita normale.

Al fine di promuovere la campagna il Fronte del Popolo ha pubblicato un libro di 464 pagine dal titolo “Combating Drugs”, è stato creato un canale su YouTube, che caricherà regolarmente video su argomenti come la tossicodipendenza, l’aiuto ai genitori e ai parenti delle persone tossicodipendenti per contrastare la dipendenza, ecc. Il canale si chiama “Combattere la tossicodipendenza” (nel canale televisivo in turco “Uyuşturucu ile Savaş TV”) e il suo lancio è stato annunciato all’inizio di settembre, con i primi programmi trasmessi nelle settimane a seguire.

Oltre ad essere attivo sui social network e su Internet, il movimento organizza anche eventi legati alla sua nuova campagna.

Il 7 settembre (domenica) si è tenuta un’assemblea popolare nel quartiere Gazi di Istanbul con la partecipazione degli abitanti locali. La polizia fascista ha cercato di impedire che l’evento si verificasse, pattugliando costantemente le strade vicine al luogo dell’assemblea. Secondo gli abitanti del quartiere, la polizia ha minacciato le persone che vi partecipavano, facendo tutto il possibile per impedire loro di raggiungere il luogo.

Nonostante le minacce, l’assemblea ha avuto luogo con successo, con grande interesse, ma a causa del piccolo spazio nella sala, non tutti sono riusciti ad entrare. Al termine dell’evento, un membro del Fronte del Popolo e una giovane rivoluzionaria della Federazione Giovanile sono stati rapiti dalla polizia, costretti ad entrare in una macchina blindata e portati alla stazione di polizia locale. Durante la detenzione nella stazione di polizia, i due rivoluzionari sono stati torturati, insultati e minacciati dagli agenti. Il giorno dopo, i due sono stati portati in tribunale, che li ha rilasciati su cauzione, ed è stato loro richiesto di firmare tre giorni alla settimana alla stazione di polizia locale.

Domenica 15 settembre, gli abitanti del quartiere Ikiitelli di Istanbul, insieme ai membri del Fronte del Popolo, hanno tenuto una marcia contro la droga e le bande mafiose. La manifestazione è iniziata davanti alla casa di preghiera locale, più volte bloccata da due veicoli corazzati della polizia, con la polizia che ha minacciato e insultato i partecipanti alla marcia. Nonostante i tentativi di provocazione da parte della polizia, la manifestazione è proseguita lungo il percorso precedentemente pianificato, i partecipanti hanno cantato slogan contro le bande mafiose e il traffico di droga.

Altri eventi sono programmati nelle prossime settimane con l’avanzare della campagna.

Questa non è la prima campagna organizzata dal Fronte del Popolo turco contro le bande criminali, la tossicodipendenza e la degenerazione. Già a metà degli anni 2000, quando il problema ha cominciato ad intensificarsi, il movimento ha organizzato una campagna per mobilitare le masse per combattere la tossicodipendenza e la mafia, ampiamente sostenuta dall’oligarchia fascista del paese. Il governo ha risposto con repressioni, incursioni e detenuto molti membri del movimento. Le bande mafiose hanno ucciso il membro del Fronte del popolo Birol Karasu a Istanbul, nel novembre 2006.

Nell’autunno del 2013 e nel 2014 e nel 2015, il Fronte del Popolo ha nuovamente mobilitato le sue forze e il popolo per combattere la tossicodipendenza, che in quel momento era già diventato un problema pressante per la società, che lo Stato non solo non voleva risolvere, ma al contrario ha ulteriormente incentivato, con la protezione delle bande mafiose nei quartieri popolari, puntando così a combattere contro i rivoluzionari. Stato fascista e bande di narcotrafficanti hanno organizzato attacchi e imboscate contro i rivoluzionari e, a fine settembre 2013, il membro del Fronte del Popolo Hasan Ferit Gedik, è stato colpito a morte da membri di una banda mafiosa ed è morto in un ospedale di Istanbul per le ferrite riportate. In risposta, i rivoluzionari hanno annunciato la piena mobilitazione, creando una rete relativamente buona di squadre della milizia popolare, che oggi continuano ad operare nei quartieri poveri. Sono loro che proteggono la gente dagli attacchi delle bande e, a seconda delle forze a loro disposizione, organizzano contrattacchi contro la mafia, e nel 2014, 2015 e metà del 2016 sono riusciti a respingere completamente le bande in molti dei quartieri poveri di Istanbul. Nel 2016, due membri del Fronte del Popolo martirizzati nella lotta contro le bande mafiose: in aprile, Kemal Delen, membro del consiglio del popolo locale di Ikiitelli, e un mese dopo Recep Hasar, membro della squadra della milizia del popolo, ucciso in uno scontro a fuoco durante un’incursione organizzata dalla milizia del popolo contro il nascondiglio delle bande mafiose.

Nel 2018, la lotta contro le bande è continuata, e a maggio a Istanbul, la Milizia del Popolo ha sparato a uno spacciatore coinvolto anche lui nella prostituzione. Nel settembre dello stesso anno, Ibrahim Devrim, membro superiore della squadra della Milizia del Popolo, è stato ucciso in una sparatoria con le squadre SWAT della polizia fascista.

Con la sua nuova campagna, il Fronte del Popolo sta cercando di dimostrare che può ancora mobilitare le masse per combattere lo stato fascista e le sue bande di servitori, così come cercare di risolvere questo problema così importante per la società, che purtroppo in molte nazioni di tutto il mondo sta diventando sempre più minaccioso per le sue dimensioni.

Fonti:
halkinsesitv1.org
gercekhaberajansi.org
archive of Yürüyüş magazine (March)

New campaign of the Turkish People’s Front: fight against drug addiction and degeneration

At the end of August, the Turkish People’s Front announced the start of a new campaign to combat drug addiction and degeneration in the neighborhoods. Drugs distributed by mafia gangs, protected by the fascist oligarchy, forced prostitution, gambling, alcoholism and, in general, degeneration and social degradation in Turkey are a serious problem that the country faces. While most left-wing and progressive organisations in Turkey do not have adequate policies in this area, and prefer to join the struggle for supremacy between the different factions of the Turkish oligarchy, the Marxist-Leninists of the Turkish People’s Front have once and for all launched a new campaign to combat drug addiction, prostitution, gambling and alcohol. Continue reading “New campaign of the Turkish People’s Front: fight against drug addiction and degeneration”

Syria belongs to the Syrian People. No to occupation!

The imperialist states have been trying for eight years to launch attacks on Syria in any way to carry out a real occupation. To help them all their lackeys in the region: Turkey, Saudi Arabia, Qatar, Jordan and, of course, the Islamists (jihadists) who had gathered from all over the world. Against the resistance of the Syrian People to the occupation, subdivisions have been created in the alliances between the imperialists and their lackeys and, during these years, the changes of the scenarios. The strength and perseverance of the resistance of the Syrian people have caused controversy and clashes between the imperialists. Continue reading “Syria belongs to the Syrian People. No to occupation!”

Political prisoner Mustafa Koçak has declared Hunger Strike until Death

In his letter, political prisoner Mustafa Koçak announced that he was turning his hunger strike into a Hunger Strike till Death (Death Fast). The decision of the political prisoner, who has been holding a hunger strike since July 3th 2019 against the unjust sentence of life imprisonment, has come to the public thanks to his lawyers from the People’s Law Bureau, who posted the text of Kocak’s letter on social media on Monday afternoon. Continue reading “Political prisoner Mustafa Koçak has declared Hunger Strike until Death”